🎬 SCHEDA
TITOLO ORIGINALE
Il traditore
PRODUZIONE
Beppe Caschetto
REGIA
Marco Bellocchio
SCENEGGIATURA
Marco Bellocchio, Ludovica Rampoldi, Valia Santella, Francesco Piccolo, Francesco La Licata
CAST
Pierfrancesco Favino, Maria Fernanda Cândido, Fabrizio Ferracane, Fausto Russo Alesi, Luigi Lo Cascio, Nicola Calì, Giovanni Calcagno, Bebo Storti, Gabriele Cicirello, Paride Cicirello, Alessio Praticò, Pier Giorgio Bellocchio, Rosario Palazzolo, Pippo di Marca
COLONNA SONORA
Nicola Piovani
FOTOGRAFIA
Vladan Radovic
MONTAGGIO
Francesca Calvelli
SCENOGRAFIA
Andrea Castorina, Jutta Freyer, Dani Vilela, Alice Carvalho, Livia Del Priore, Marco Martucci
COSTUMI
Daria Calvelli
🏆 RICONOSCIMENTI
6 DAVID DI DONATELLO (IT, 2020)Miglior FILM, Miglior REGIA, Miglior SCENEGGIATURA ORIGINALE, Miglior ATTORE PROTAGONISTA (Pierfrancesco Favino), Miglior ATTORE NON PROTAGONISTA (Luigi Lo Cascio), Miglior MONTAGGIO
🖋️ Recensione
Tommaso Buscetta, “soldato semplice” di Cosa Nostra, perde i membri della famiglia in brutali omicidi ordinati da Totò Riina. Arrestato in Brasile ed estradato in Italia, il boss dei due mondi collabora con il giudice Giovanni Falcone per smantellare Cosa Nostra nel Maxiprocesso di Palermo.
Don Masino ama definirsi un uomo d’onore, non un pentito, poiché i traditori in realtà sono coloro che considerava amici e hanno rinnegato gli ideali di Cosa Nostra. Un’affermazione potente che scuote le fondamenta del sistema mafioso e definisce un personaggio moralmente ambiguo che vacilla tra due mondi.
Il traditore è un’accurata ricostruzione storica degli eventi che hanno condotto Tommaso Buscetta in tribunale e la sua lotta contro il sistema mafioso. Il regista Marco Bellocchio ha un’intuizione geniale: documentare quanto accaduto attraverso sguardi, fotografie, immagini d’archivio e dialoghi fedelmente trasposti, di grande impatto emotivo, per trasporre la vicenda dell’antieroe che ha sfidato i vertici della piramide di Cosa Nostra; sottolineando, tuttavia, alla fine, grazie a un montaggio in stato di grazia, di aver raccontato la cronaca non di una redenzione, ma colpevolezza di un assassino. Pierfrancesco Favino, semplicemente immenso, conferisce al protagonista la giusta sfumatura, senza andare sopra le righe, così come Fabrizio Ferracane, mimetizzato nel ruolo di Pippo Calò, e Fausto Russo Alesi che rende il suo Falcone convincente.
Coraggiosa ed efficace è la scelta di mostrare l’omicidio di Falcone dal punto di vista dell’autista, seduto sul sedile posteriore della Croma bianca; un’esplosione di cui si sente ancora l’eco, a cui fanno seguito i festeggiamenti di coloro che ne hanno ordinato l’esecuzione.