
🎬 SCHEDA
TITOLO ORIGINALE
Love, Death & Robots
PRODUZIONE
Joshua Donen, David Fincher, Victoria L. Howard, Jennifer Miller, Tim Miller
IDEA
Tim Miller
🖋️ Recensione
Love, Death & Robots è una serie antologica, targata Netlix, ideata da Tim Miller e co-prodotta da David Fincher che danno libero sfogo all’arte dell’animazione, senza impedimenti e censure, attraverso diciotto corti su temi quali la distopia tecnologica, la fantasociologia, la space opera, il sovrannaturale, la guerra, la violenza e l’erotismo, tra ambientazioni futuristiche, fantastiche e ucronistiche. La peculiarità di questa affascinante serie risiede nel cambio di registro visivo che caratterizza ogni singolo episodio in modo univoco: dall’anime alla computer grafica, dal cartoon al live-action digitale. Diciotto differenti stili per narrare altrettante storie che viaggiano su binari paralleli, con personaggi fortemente caratterizzati quali esseri umani, mutanti, mostri, alieni e, ovviamente, cyborg e robot.
Love, Death & Robots comunica con emozioni forti e immagini disturbanti, a mezzo di un comparto artistico e tecnico eccezionale, sia a livello narrativo, proponendo soggetti tratti da racconti di celebri autori di fantascienza, sia sul piano visivo, aprendo a nuove dimensioni nel panorama dell’animazione. Tra vette di altissima qualità, ogni episodio (a modo suo) conquista il cuore e la mente, mettendo a nudo le pulsioni fondamentali dell’essere umano e la sua intrinseca dicotomia: amore e morte, intrecciati in una spirale autodistruttiva e massacrante. Interfacciati indissolubilmente.
Il vantaggio di Sonnie

🎬 SCHEDA
TITOLO ORIGINALE
Sonnie’s Edge
REGIA
Dave Wilson
SCENEGGIATURA
Philip Gelatt
SOGGETTO
Peter F. Hamilton
ANIMAZIONE
Blur Studio
🖋️ RECENSIONE
Sonnie è una giovane donna che, grazie alla capacità di controllare da remoto una creatura bioingegnerizzata, combatte in un’arena contro mostruosi gladiatori, comandati anch’essi a distanza, al soldo di un avido mecenate. L’apparente fragilità, generata dal distopico sistema che l’ha privata di tutto, anche di se stessa, rende necessaria un’armatura psicologica per difendersi dalle debolezze sociali ed emotive e dimostrare, così, il suo valore in battaglia. Il legame psichico che Sonnie instaura con il Khanivore e il twist narrativo finale sono l’apice di un dramma che cela una terrificante verità. Graficamente fluido, carico di contrasti e profondità visiva, il cruento combattimento dei mostri è superbo e ricorda la maestosità visiva di Pacific Rim di Guillermo del Toro; così come profonda è la definizione della protagonista il cui carattere è forgiato nel sangue che scorre nei bassifondi, nei meandri del cyberpunk.
Tre robot

🎬 SCHEDA
TITOLO ORIGINALE
Three Robots
REGIA
Victor Maldonado, Alfredo Torres
SCENEGGIATURA
Philip Gelatt
SOGGETTO
John Scalzi
ANIMAZIONE
Blow Studio
🖋️ RECENSIONE
Dopo l’annientamento dell’umanità, tre simpatici robot girovagano in una città apparentemente abbandonata, rispondendo con disarmante semplicità alle domande esistenziali dei loro creatori, ormai estinti, la cui sorte è posta sotto uno specchio analitico di sensori; occhi elettronici e indagatori traducono la desolazione del mondo in bit di informazioni elaborate dai processori dei tre robot che disquisiscono al bar e per le strade deserte la fine di ogni cosa. Ottimamente realizzato sul piano visivo, anche sul piano narrativo il corto gioca bene le sue carte, rievocando il carattere elettromagnetico di Johnny 5 in Corto circuito. Il finale è roboticamente beffardo.
La testimone

🎬 SCHEDA
TITOLO ORIGINALE
The Witness
REGIA
Alberto Mielgo
SCENEGGIATURA
Alberto Mielgo
ANIMAZIONE
Pinkman.TV
🖋️ RECENSIONE
Una ragazza è testimone di un omicidio commesso nell’edificio di fronte all’hotel dove soggiorna; inizia così una disperata fuga dall’assassino, tra la casa del piacere in cui lavora e le strade di una deserta metropoli. Lo stile artistico ricorda Spider-Man – Un nuovo universo che dona il sigillo visivo più efficace. La storia è straordinariamente e incomprensibilmente incastrata in un circuito psicologico e temporale che resta indelebile nella memoria. Un viaggio allucinante che porta la giovane, in fuga dal suo dèmone, a evadere da una realtà che anela cambiare; dopodiché, la prospettiva si inverte. Geniale loop psichedelico incastonato in un gioiello d’animazione.
Tute meccanizzate

🎬 SCHEDA
TITOLO ORIGINALE
Suits
REGIA
Franck Balson
SCENEGGIATURA
Janis Robertson
SOGGETTO
Steven Lewis
ANIMAZIONE
Blur Studio
🖋️ RECENSIONE
Una piccola comunità di contadini si difende con mech giganteschi e torrette difensive per fronteggiare ripetuti attacchi di alieni insettoidi. La storia è alquanto banale e lo stile visivo non è tra i più efficaci per raccontare il dramma dell’invasione e la perdita, qui un po’ banalizzate; tuttavia, il finale disvela uno scenario molto più interessante. Un palese omaggio al videogioco Starcraft di casa Blizzard. Un corto freneticamente moltiplicato.
Il succhia-anime

🎬 SCHEDA
TITOLO ORIGINALE
Sucker of Souls
REGIA
Owen Sullivan
SCENEGGIATURA
Janis Robertson
SOGGETTO
Kirsten Cross
ANIMAZIONE
Studio La Cachette
🖋️ RECENSIONE
Risvegliato da uno scienziato e un gruppo di mercenari durante uno scavo archeologico, un dèmone sanguinario inizia a dar loro la caccia. Un corto caratterizzato da scene all’insegna dello splatter che ben si sposa con il mezzo visivo utilizzato; tuttavia, la storia è ridotta a una mera caccia all’uomo, inseguito da un mostro indistruttibile e primordiale. Il corto meno incisivo e privo di spessore. Un mero gore vampiresco.
Il dominio dello yogurt

🎬 SCHEDA
TITOLO ORIGINALE
When the Yogurt Took Over
REGIA
Victor Maldonado, Alfredo Torres
SCENEGGIATURA
Janis Robertson
SOGGETTO
John Scalzi
ANIMAZIONE
Blow Studio
🖋️ RECENSIONE
Uno yogurt potenziato geneticamente dagli scienziati diventa senziente e prende il controllo del pianeta. Il corto, il cui soggetto seppur sia tratto da uno scritto di John Scalzi sembra scaturito dalla folle penna di Douglas Adams, estrapola ed esaspera in una manciata di minuti il bisogno dell’essere umano di essere governato e guidato verso uno status quo fondato da una superiore forma di intelligenza, creata fortuitamente in laboratorio, che trova nel suo creatore una forma di vita malleabile, debole, indifesa, bisognosa di sentirsi al sicuro. È rappresentata una società, specchio di quella odierna, abbandonata a se stessa quando diventa noiosa, non più in grado di progredire per sua intrinseca natura. L’aspetto visivo non deve trarre in inganno, poiché il messaggio che trapela è radicato in profondità, oltre l’apparenza, identificato da un latte rivelatore.
Oltre Aquila

🎬 SCHEDA
TITOLO ORIGINALE
Beyond the Aquila Rift
REGIA
Léon Bérelle, Dominique Boidin, Rémi Kozyra, Maxime Luère
SCENEGGIATURA
Philip Gelatt
SOGGETTO
Alastair Reynolds
ANIMAZIONE
Unit Image
🖋️ RECENSIONE
La Blue Goose sta effettuando un salto a velocità iperluce, ma un errore di calcolo nella traiettoria di viaggio conduce l’astronave in un luogo imprevisto; l’equipaggio si ritrova così catapultato in una situazione claustrofobica a livello fisico e psicologico. Un corto che trae ispirazione dal videogioco Mass Effect di casa Bioware e sviluppa la storia attraverso un duplice punto di vista: due differenti nature esistenziali che concepiscono il tempo e l’amore in modo differente, ma la paura della solitudine in modo universale. Graficamente eccelso, con un twist finale sconcertante ed incredibilmente efficace: un’autentica prigionia xenomorfa.
Buona caccia

🎬 SCHEDA
TITOLO ORIGINALE
Good Hunting
REGIA
Oliver Thomas
SCENEGGIATURA
Philip Gelatt
SOGGETTO
Ken Liu
ANIMAZIONE
Red Dog Culture House
🖋️ RECENSIONE
In Cina, agli inizi del XX Secolo, padre e figlio danno la caccia a creature mutaforma per sterminarle. Il ragazzo instaura con una di esse una profonda amicizia, mentre sullo sfondo la società progredisce tecnologicamente, affondando le radici in un mare metallico da cui emergono città di ingranaggi e marchingegni che soppiantano la magia e la purezza di un mondo dimenticato. Il ragazzo deve scegliere tra la scienza o l’amore, oppure la fusione di entrambi. Una storia di stampo squisitamente classico che mostra, senza censure, la castrazione delle limitazioni umane per pompare vapore nelle intercapedini di metallo di corpi martoriati e bellissimi. In una città affascinante e retrò, le evocazioni visive e visionarie di Hayao Miyazaki incontrano la crudezza e spietatezza di Quentin Tarantino. Una magica sinergia. Un piccolo capolavoro di autentico steampunk.
La discarica

🎬 SCHEDA
TITOLO ORIGINALE
The Dump
REGIA
Javier Recio Gracia
SCENEGGIATURA
Philip Gelatt
SOGGETTO
Joe Lansdale
ANIMAZIONE
Able & Baker
🖋️ RECENSIONE
Un ispettore cerca di convincere un vecchio a lasciare la sua casa sita in una discarica; tuttavia, il vecchio e il suo “animale domestico” non sono intenzionati a farlo. Solitudine, abbandono, affetto verso gli animali, qui si ferma un corto che vuole dimostrare che per non abbandonare ciò che si ama si è disposti a tutto. Visivamente appagante, ma narrativamente troppo superficiale e a tratti grottesco.
Mutaforma

🎬 SCHEDA
TITOLO ORIGINALE
Shape-Shifters
REGIA
Gabriele Pennacchioli
SCENEGGIATURA
Philip Gelatt
SOGGETTO
Marko Kloos
ANIMAZIONE
Blur Studio
🖋️ RECENSIONE
Due marine posseggono poteri soprannaturali che usano per combattere altri come loro nella guerra in Afghanistan. Attraverso una splendida grafica, gli scontri tra i lupi mannari si innesta perfettamente con la desertica ambientazione; tuttavia, il focus sulle lotte lascia in secondo piano il contesto che sbiadisce facilmente e il carattere dei due amici resta sottopelle. Voracemente sanguinario.
Dare una mano

🎬 SCHEDA
TITOLO ORIGINALE
Helping Hand
REGIA
Jon Yeo
SCENEGGIATURA
Philip Gelatt
SOGGETTO
Claudine Griggs
ANIMAZIONE
Axis Studios
🖋️ RECENSIONE
Durante una missione spaziale, un’astronauta deve affrontare una situazione di vita o di morte. Fin da subito, l’assenza di atmosfera rimanda a Gravity di Alfonso Cuarón. Una missione di routine si trasforma in un atto di sacrificio estremo per scongiurare un viaggio di sola andata verso l’oblio dello spazio. Dare una mano in cambio della vita, una situazione che ricorda 127 ore di Danny Boyle, ma con molto meno tempo a disposizione. Graficamente superbo. Narrativamente estremo.
La notte dei pesci

🎬 SCHEDA
TITOLO ORIGINALE
Fish Night
REGIA
Damian Nenow
SCENEGGIATURA
Philip Gelatt
SOGGETTO
Joe Lansdale
ANIMAZIONE
Platige Image Studio
🖋️ RECENSIONE
Due venditori sono bloccati nel deserto e, durante la notte, restano ammaliati dal palesarsi di una realtà fantasma, fuori dal tempo. Un corto che apre a una dimensione ultraterrena: un triangolo delle Bermude nell’arida distesa di sabbia che proietta luci e ridona vita ad animali ormai estinti, ma ancora affamati. Un salto nell’ignoto per i protagonisti, coinvolti dall’affascinante e mortale bellezza spirituale. Visivamente ben realizzata, la storia prende corpo attraverso l’escalation emotiva del giovane, rapito dal piacere dei sensi scatenato da poltergeist preistorici.
Dolci tredici anni

🎬 SCHEDA
TITOLO ORIGINALE
Lucky 13
REGIA
Jerome Chen
SCENEGGIATURA
Philip Gelatt
SOGGETTO
Marko Kloos
ANIMAZIONE
Sony Pictures Imageworks
🖋️ RECENSIONE
Una pilota ricorda le sue missioni a bordo della navicella Lucky 13. La protagonista rifiuta di aggiornare e sostituire l’aereo cargo con cui trasporta i soldati sul fronte di battaglia. Sopravvissuta a innumerevoli scontri, la Lucky 13 nasconde un segreto: il legame con la sua pilota. Ancora una volta, l’affetto fa capolino in una storia di macchine, pilotate dall’essere umano, che si affezionano e hanno scritto nella loro programmazione il senso di protezione verso il loro creatore, a costo della “vita”. Un amore asimoviano.
Zima Blue

🎬 SCHEDA
TITOLO ORIGINALE
Zima Blue
REGIA
Robert Valley
SCENEGGIATURA
Philip Gelatt
SOGGETTO
Alastair Reynolds
ANIMAZIONE
Passion Animation Studios
🖋️ RECENSIONE
Zima è un artista che vive in solitudine, in cerca della sua collocazione artistica ed esistenziale nell’universo. Cosa lo spinge a dipingere? Qual è il suo limite? Fin dove può giungere il suo estro? Una giornalista è invitata nel suo eremo nel mezzo dell’oceano blu per dissipare la coltre di mistero che avvolge l’artista più famoso e influente del pianeta, dove disvela, pezzo dopo pezzo, l’anima di metallo che si nasconde sotto la pelle polimerica che sprigiona da ogni poro artificiale estro artistico che si evolve fino a giungere allo spazio, ma oltre il quale trova il suo limite. Il limite della fantasia umana che Zima non possiede e per ciò trova nella sua evoluzione la regressione al prototipo di partenza, desideroso di riscoprire con meraviglioso stupore l’elemento primario che lo ha affascinato, nella culla in cui è stato creato: un liquido assimilabile a quello amniotico ove è nella riscoperta dell’elemento da cui tutto ha avuto inizio a portare all’autentica evoluzione. Zima Blue, nella sua profondità, complessità e completezza, è il corto migliore di Love, Death & Robots. In una manciata di minuti, attraverso colori sgargianti e una grafica essenziale, la storia mostra la metamorfosi della larva che diventa farfalla e, infine, torna nel suo bozzolo per essere finalmente completa. Un piccolo capolavoro.
Punto cieco

🎬 SCHEDA
TITOLO ORIGINALE
Blindspot
REGIA
Vitaliy Shushko
SCENEGGIATURA
Vitaliy Shushko
ANIMAZIONE
Elena Volk
🖋️ RECENSIONE
Un gruppo di cyborg sfreccia nel deserto a bordo di mini-buggy da battaglia per distruggere una CPU e rubare un microchip protetto da guardie robotiche armate a bordo di una diligenza. Una missione apparentemente suicida. Un corto che ricorda l’ambientazione post-apocalittica di Mad Max. Un heist short-movie corale straripante di azione, con una tecnica visiva perfettamente integrata al contesto, animato da personaggi sopra le righe che sdrammatizzano e divertono, e un finale a sorpresa. Una corsa adrenalinica.
L’era glaciale

🎬 SCHEDA
TITOLO ORIGINALE
Ice Age
REGIA
Tim Miller
SCENEGGIATURA
Philip Gelatt
SOGGETTO
Michael Swanwick
ANIMAZIONE
Digic Pictures, Blur Studio, Atomic Fiction
🖋️ RECENSIONE
Una giovane coppia si trasferisce in un appartamento dove trovano, in cucina, il malandato frigorifero del precedente inquilino. Aperto lo sportello, scoprono una civiltà nell’epoca pre-industriale che si espande, sviluppa e progredisce, passando di era in era in una manciata di minuti. I due assistono, attraverso l’osservatorio casalingo, all’evoluzione della specie e alla sua estinzione fino alla chiusura del ciclo e l’inizio di quello nuovo. Un corto affascinante e poetico nel mostrare che potremmo essere noi in quel frigorifero e che, nell’arco di una notte per entità superiori che trascendono la nostra semplicistica concezione di tempo e spazio, nasciamo e moriamo, così come la nostra civiltà.
Alternative storiche

🎬 SCHEDA
TITOLO ORIGINALE
Alternate Histories
REGIA
Victor Maldonado, Alfredo Torres
SCENEGGIATURA
Philip Gelatt
SOGGETTO
John Scalzi
ANIMAZIONE
Sun Creature Studio
🖋️ RECENSIONE
Un software mostra sei scenari in cui Hitler avrebbe potuto morire. Un corto che non dice molto, se non mostrare possibilità ucroniche, paradossali e comiche. Se l’intento è far ridere, ci riesce e lo stile grafico per questo genere di storia è perfetto. Demenzialmente ariano.
Guerra segreta

🎬 SCHEDA
TITOLO ORIGINALE
Secret War
REGIA
István Zorkóczy
SCENEGGIATURA
Philip Gelatt
SOGGETTO
David W. Amendola
ANIMAZIONE
Digic Pictures
🖋️ RECENSIONE
Un gruppo di coscritti dell’Armata Rossa deve difendersi nei boschi siberiani dalle devastazioni perpetrate da mostruose creature. Il mondo di Metro di Dmitry Glukhovsky incontra Hellboy in un sanguinario corto con uno stile che ha carattere e instaura empatia con i personaggi che risultano credibili in una situazione devastante. Graficamente ineccepibile.